Chi Siamo

Da ben 8 secoli l’azione delle Misericordie è diretta a soccorrere chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, con ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale. Assistenza e aiuto alla persona sono da sempre gli scopi principali: in particolare, le attività che le Misericordie offrono alla comunità, collaborando in molte occasioni ed altre realtà di volontariato, comprendono il trasporto sanitario, la protezione civile e l’assistenza sociale.

Fraternita di Misericordia di Campiglia Marittima – Livorno

ONLUS – Organizzazione Non Lucrativa Utilità Sociale (DecrLeg 4-12-1997, n. 460)

Anno di fondazione 1708

Magistrato Direttivo

per il quadriennio 2017-2021

Governatore: Renzo Panetti
Consiglieri: Ceccarelli Mario, Mariani Cecilia, Dell’Omodarme Piero, Pratesi Antonio, Calistri Claudio, Bracci Alessandro
Collegio probiviri: Giulia Rosi, Ugo Orsini, Fabio Gori
Direttore Sanitario: Dott. Guido Tamberi e Dott. Giovanni Ceccarelli
Contabilità: Dott. Marina Bertini
Collegio dei sindaci revisori: Luciano Mariani, Leonardo Pardini, Giovanni La Mura
Correttore spirituale: Don Marcello Boldrini

Sede della “Compagnia dei disciplinati di veste turchina” (anno di fondazione 1458 ): Piazza Benifei, 7 e 9 – Campiglia Marittima

Storia Misericordia Campiglia Marittima

Territorio della provincia di Livorno

Campiglia Marittima, non sorge sul mare ma trovasi sulla pendice solatia del Monte Calvi che è un’altura brulla a causa delle molteplici arcaiche sforacchiature dei minatori etruschi che di qui hanno ricavato per quasi un millennio ingenti ricchezze.

La posizione del paese per quanto non molto elevata, appena 246m. sul livello del mare, è dominante. La località abitata dagli etruschi e poi dai romani fu verso il Mille ambito feudo dei conti Della Gherardesca d’origine longobarda. Avvantaggiandosi del declino della potente consorteria comitale, la Repubblica Pisana si rese ne XIII secolo padrona del paese con l’appoggio dell’arcivescovo Ruggieri Ubaldini e vi stabilì i suoi pubblici ufficiali ed una guarnigione. Nel 1406, caduta Pisa in dominio di Firenze, anche Campiglia ne seguì le sorti restando sempre sotto il governo fiorentino sia repubblicano che mediceo e lorenese.

Misericordia nata nel 1708

Da fonti storiche risulta che Campiglia fu gravemente colpita nel corso dei secoli dai terribili flagelli della carestia e della peste. Nel 1348 la peste mieté spietatamente una buona parte della popolazione. Nel 1526, a cura e spese della “Compagnia dei Disciplinati”, di veste turchina, venne edificata presso la parrocchiale la Cappella di San Rocco, protettore degli appestati. In seguito, forse appunto per sopperire alle indispensabili opere di assistenza pubblica, sorsero la “Compagnia della Pietà”, la “Compagnia del Corpus Domini” ed infine. Nel 1708, la “Confraternita della Misericordia”. Tutte queste Confraternite religiose furono soppresse nel 1758 dal granduca Piero Leopoldo. Ma alcuni devoti abitanti di Campiglia presero la decisione di creare un pubblico ospedale che infatti venne edificato nel 1790 un poco fuori dalla porta ad ovest. Aveva inizialmente un reddito annuo di lire toscane 5568 assicurato dal capitale versato dai benefici fondatori, soprattutto per assicurare il ricovero, da luglio a settembre, degli ammalati di febbre malarica.

Intitolato ai Santi Iacopo e Filippo protettori dei pellegrini e degli infermi, l’ospedale funzionò egregiamente. Appena però fu possibile (1804) venne ricostruita la Confraternita della Misericordia, la quale acquisì i vantaggi spirituali a materiali delle antecedenti istituzioni. I confratelli, infatti, avevano diritto di essere seppelliti nella cinquecentesca Cappella di San Rocco, la veste degli iscritti del pio sodalizio era nera, e la Confraternita fu dedicata al Santissimo Sacramento. In data 1° settembre 1805 ottenne, a domanda, di essere affiliata all’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.